ESSERE GENTILI UNA PRATICA DI VITA
Condivido queste parole sulla giornata della gentilezza, le 5 regole per essere
cortesi
La chiamano un 'piccolo gesto di attenzione' verso gli altri ma la gentilezza è infinitamente più di un pensiero.
Vuol dire uscire da se stessi, dall'individualismo quotidiano, e aprire la mente al resto del mondo.
Accogliere gli altri, e l'altro, tutti gli esseri umani, concetti, animali, alberi e idee.
Vuol dire tolleranza ed empatia, accettazione della differenza.
Barriera contro presunzione e arroganza.
Trincea contro solitudine e paura.
Ostacolo all'alienazione. E ancora e ancora.
E sarà per almeno una di queste ragioni che ad essere gentili succede di sentirsi col cuore a posto, fiduciosi.
E a chi
riceve gentilezza, capita di conquistare uno sguardo più sereno.
Ma quali sono le regole per essere gentili?
Non basta svegliarsi e dire buongiorno magari anche sorridendo, bisogna fare di piu', bisogna mettere in pratica la cultura della cortesia in tutte le sue forme.
Il suggerimento e' di fare della gentilezza una regola per vivere bene sempre.
Ma se questo e' difficile, ecco cinque regole semplici da applicare, valide in ogni occasione:
1 - Ascoltare gli altri: "l'ascolto tra gli esseri umani e' fondamentale, nulla di piu' odioso e' l'imposizione del proprio pensiero e della parola".
2 - Dopo aver ascoltato, riflettere sempre sulle parole e i pensieri degli altri: "la riflessione e' utile sempre in ogni caso"
3 - Offrire, non imporre, nelle discussioni le proprie soluzioni e i punti di vista e sempre con molto garbo: "come semi in un campo".
4 - Ascoltare i desideri degli altri e tentare di esaudirli: "Sarebbe una gran bella cosa per noi e per gli altri".
5- E in ultimo un gesto pratico, lasciare il posto al parcheggio ad altri e magari anche con il sorriso: "ultimo ma il più difficile da mettere in pratica ".
Solo le persone gentili sono veramente forti (James Dean)
La chiamano un 'piccolo gesto di attenzione' verso gli altri ma la gentilezza è infinitamente più di un pensiero.
Vuol dire uscire da se stessi, dall'individualismo quotidiano, e aprire la mente al resto del mondo.
Accogliere gli altri, e l'altro, tutti gli esseri umani, concetti, animali, alberi e idee.
Vuol dire tolleranza ed empatia, accettazione della differenza.
Barriera contro presunzione e arroganza.
Trincea contro solitudine e paura.
Ostacolo all'alienazione. E ancora e ancora.
E sarà per almeno una di queste ragioni che ad essere gentili succede di sentirsi col cuore a posto, fiduciosi.
Bosco Romagno |
Ma quali sono le regole per essere gentili?
Non basta svegliarsi e dire buongiorno magari anche sorridendo, bisogna fare di piu', bisogna mettere in pratica la cultura della cortesia in tutte le sue forme.
Il suggerimento e' di fare della gentilezza una regola per vivere bene sempre.
Ma se questo e' difficile, ecco cinque regole semplici da applicare, valide in ogni occasione:
1 - Ascoltare gli altri: "l'ascolto tra gli esseri umani e' fondamentale, nulla di piu' odioso e' l'imposizione del proprio pensiero e della parola".
2 - Dopo aver ascoltato, riflettere sempre sulle parole e i pensieri degli altri: "la riflessione e' utile sempre in ogni caso"
3 - Offrire, non imporre, nelle discussioni le proprie soluzioni e i punti di vista e sempre con molto garbo: "come semi in un campo".
4 - Ascoltare i desideri degli altri e tentare di esaudirli: "Sarebbe una gran bella cosa per noi e per gli altri".
5- E in ultimo un gesto pratico, lasciare il posto al parcheggio ad altri e magari anche con il sorriso: "ultimo ma il più difficile da mettere in pratica ".
Permesso, grazie, scusa, ecco le parole della convivenza, se si usano la famiglia va avanti (Papa Francesco).
Solo le persone gentili sono veramente forti (James Dean)